
08 Mar Chitarre economiche: come orientarsi nell’acquisto?
Oggi ci concentriamo su come riprodurre il suono del nostro artista preferito adottando chitarre economiche: una breve guida alla scelta di uno strumento elettrico, senza spendere cifre esagerate.
Quante volte abbiamo imitato i miti della sei corde, in saletta con i nostri amici, e perché no, fermi ad un semaforo, mentre una nonnina ci scruta con sguardo incerto?
Dobbiamo ammettere che, oltre alla bravura dei nostri idoli musicali, anche l’estetica dei loro strumenti esercita un peso non indifferente nell’immaginario musicale.
Prezzi da urlo (nel vero senso del termine).
Le grandi liuterie e distributori musicali non hanno perso tempo, e da diversi anni il mercato degli strumenti elettrici è stato invaso da modelli che ripropongono, in maniera particolareggiata, la Stratocaster di Eric Clapton, la Les Paul di Jimmy Page o la Red Special di Brian May.
Certo, imitare i propri beniamini ha un costo decisamente salato, e le case di produzione non mancano di produrre modelli signature, costruiti sulle specifiche dettate dall’artista.
N0n stiamo però parlando di chitarre economiche, ma di strumenti dal costo di diverse migliaia di euro: non pochi porcellini da rompere, diciamo.
E allora noi di GigFound vi mettiamo la pulce nell’orecchio e vi diciamo che possiamo avvicinarci allo stesso risultato con una spesa non poco inferiore.
Chitarra, amplificatore, e….?
In alcuni casi infatti, oltre a spendere un occhio della testa, bisogna tenere conto che, oltre all’acquisto del tanto desiderato feticcio, bisognerebbe sommare una spesa non indifferente per l’effettistica e l’amplificatore, magari proprio quello usato dal nostro chitarrista preferito.
D’altronde purtroppo l’utente medio desidera il suono di “Slesc dei Gansenrosis“ e farlo ragionare sulle alternative a medio budget non incoraggia.
Posso giurarvi che qualche anno fa ho sentito dal vivo proprio il Sig. Slash, e oltre ad una successione di Gibson Les Paul una più bella dell’altra, sfoggiava anche alcuni strumenti di liuterie meno conosciute.
Questo per sottolineare che il suono dei nostri artisti preferiti sta, in buona percentuale, nelle loro mani e nel loro talento, non solo nella targhetta riportata sul loro strumento.
Chitarre economiche, alcune alternative.
Alcune case di produzione, dai nomi forse meno altisonanti, realizzano strumenti di pregio a prezzi modici, senza tralasciare davvero alcun dettaglio.
Non sono modelli che riproducono la chitarra del nostro artista preferito in maniera maniacale….ma siamo sicuri che una verniciatura o una paletta sagomata in modo diverso compromettano il suono?
Siamo infatti abituati alla legge del: più spendo, migliore sarà il suono.
In alcuni casi ci si trova a spendere tanto per uno strumento dalle finiture estetiche particolari ma che, eliminati gli orpelli, non suona tanto diversamente di uno di fascia media.
Noi invece ribattiamo che, come diceva il Piccolo Principe, “L’essenziale è invisibile agli occhi“, per cui lanciamoci a caccia dello strumento giusto, senza curarci troppo della sigla che riporta.

Anche chitarre economiche, collegate ad un buon amplificatore, restituiscono risultati soddisfacenti.
Consigli per gli acquisti.
Date un occhio a marchi quali Epiphone, xhe ripropone, in una fascia economica, i modelli di mamma Gibson.
Al netto di qualche finitura in meno e di una manodopera meno dettagliata, potreste trovarvi con un ottimo strumento tra le mani, spendendo meno della metà del budget di partenza.
Una buona soluzione è quella di acquistare una di queste chitarre economiche e, se avete familiarità con la liuteria, sostituire meccaniche e pickup: il risultato è davvero sorprendente, con una spesa aggiuntiva che supera di poco i 200 euro.
Anche case produttrici quali LTD, Yamaha e Ibanez producono strumenti economici sulla falsariga di case storiche quali Gibson e Fender, con un design meno classico.
Differenze economiche: ecco i motivi
A questo punto ci domandiamo: per quale motivo alcuni dei nomi citati propongono una qualità non lontana alle case più blasonate, ad un terzo del prezzo?
La spiegazione risiede soprattutto nelle strategie di marketing: nomi altisonanti della musica, come Fender e Gibson, si affidano a manodopera americana: questa ha infatti un costo essenzialmente più alto, oltre ad un forte investimento in pubblicità.
Per cui via libera alle chitarre economiche, ma facendo attenzione in fase di scelta.

Chiedere gli occhi e aprite le orecchie: la scelta dello strumento giusto non deve farsi condizionare dal marchio.
Suoniamo ad occhi chiusi.
Per cui: ok osannare e imitare i propri miti, ma è possibile ottenere risultati più che soddisfacenti da uno strumento senza svenarsi.
Questa non vuole essere una presa di posizione nei riguardi di determinati colossi del commercio musicale, ma un suggerimento a ottenere il risultato desiderato con una spesa abbordabile, oltre ad un incentivo a cercare di costruire il proprio suono.
Anche buttare l’occhio ai mercatini virtuali dell’usato ci permette di trovare qualche chicca, ma controllate sempre i numeri di serie degli strumenti, le truffe sono sempre dietro l’angolo!
Non focalizziamoci quindi sul nome riportato sulla chitarra, ma entriamo nei negozi di musica e proviamo gli strumenti, senza paura.
Suoniamo ad occhi chiusi, e non rivolti sulla paletta della chitarra: potremmo provare uno strumento di fascia media ed avere gradite sorprese!
Fonti fotografiche: https://pixabay.com/
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