09 Feb Home recording: uno studio di registrazione in casa
Affrontiamo oggi il tema dell’home recording, ovvero la possibilità di allestire un piccolo ambiente di produzione musicale nel salotto di casa vostra. O nella vostra soffitta, se vi sentite più bohémienne.
Registrare musica in casa?Certo che si!
Non vi assicuriamo risultati degni di The Dark Side Of The Moon ma, curando alcuni dettagli che ci permettiamo di segnalarvi, l’home recording offrirà di certo soddisfazioni!Con pochi ma fondamentali accorgimenti, potrete realizzare apprezzabilissimi provini musicali e piccole incisioni.
Home recording vuol dire infatti registrare in casa, ma non per questo in maniera scadente: come è stato affrontato in alcuni articoli precedenti, vi sono molti prodotti e software musicali a portata di utente privato, ugualmente adottati nelle grandi produzioni.
Le dotazioni necessarie per l’home recording.
Per creare un piccolo ma valido ambiente di registrazione sono sufficienti pochi ma strategici elementi: un buon microfono, una scheda audio e un supporto per registrare.
Nell’epoca digitale il ruolo del vecchio caro registratore analogico (o “a nastro“) è stato soppiantato dal computer, che permette di intervenire in tempo reale sull’acquisizione del segnale, il mixaggio fino al mastering del prodotto finito.
Perciò possedere un buon computer e validi programmi vi permetterà di abbattere la spesa di mixer o altre componenti outboard, come compressori, reverberi a molla e altri feticci sonori.
Per saperne di più, ne abbiamo parlato in un precedente articolo, sempre su GigFound.
Il mio portafogli ha la sindrome del vuoto interiore, come faccio?
Con un budget non proprio modesto, ma diciamo a portata di studente, potremo disporre tutto il necessario per realizzare un provino su una base musicale, o un demo della nostra cover band.
E’ dunque importante affidarsi a strumenti il più possibile versatili, in maniera da contenere la spesa col massimo risultato.
E’ fondamentale scegliere un microfono in grado di catturare la performance in maniera dettagliata.
Per questo servirà un prodotto in grado di sostenere elevate pressioni sonore (come il volume generato da una batteria, ad esempio), ma che restituisca il dettaglio di una voce o di una chitarra acustica, se suonate da soli.
Microfoni detti dinamici, come quelli della Shure o del marchio Rode, in un budget intorno al centinaio di euro, sono indicati per l’home recording e fanno certamente al caso vostro.
Se la spesa fosse troppo alta, fatevi un giro nei mercatini online dedicati all’usato: con pochissime centinaia di euro potrete trovare set completi di scheda audio, cuffie e microfono, pronti per registrare.
Quale software musicale scegliere?
Quanto alla scelta di programmi e scheda audio, nel campo dell’home recording i più diffusi sono senz’altro ProTools, Cubase e Logic: a voi la scelta a seconda della praticità d’uso.
Alcuni di questi sono compatibili solo con il mondo Apple, quindi attenzione al momento dell’acquisto!
Tra le schede audio i marchi Focusite e Behringer offrono invece buone soluzioni, con una spesa di poco inferiore ai 100 euro.
La scelta della postazione musicale.
Una volta scelti gli acquisti, è fondamentale collocare la postazione di home recording in un ambiente tranquillo e isolato.
E’ fondamentale che il nostro personalissimo Abbey Road Studio sia lontano da fastidiosi rumori, disturbi e vibrazioni: se abitate nei pressi di una stazione o di una linea del metrò non ritenetevi fortunati.
Fanno invece al caso nostro un piccolo scantinato, un garage attrezzato o una soffitta: questo perché i microfoni colgono segnali non evidenti al momento della registrazione.
Il rumore a bassa frequenza di un autobus in lontananza può saltare all’orecchio solo al momento del riascolto e costringerci a cestinare una buona performance.
Breve guida all’insonorizzazione.
Oltre a trovare un ambiente attrezzato ed isolato, è importante trattare acusticamente il luogo che accoglierà la nostra piccola sala d’incisione.
Non stiamo parlando di alte prestazioni, ma di accorgimenti che sicuramente miglioreranno i risultati della prestazione.
E’ infatti importante mettere in atto alcuni accorgimenti che ci permetteranno di isolare e caratterizzare acusticamente il nostro ambiente musicale, come posare una moquette o un tappeto sul pavimento della stanza.
Questo sia per isolarci da disturbi esterni che per prevenire le lamentele del vicinato.
Utili consigli prima di iniziare a registrare.
Possiamo infine acquistare piccoli pannelli fonoassorbenti per isolare il nostro ambiente creativo da disturbi esterni.
Se vogliamo risparmiare, possiamo addirittura realizzarne di similari con comuni confezioni in cartone per le uova, riempite con del cotone: il risultato è assicurato.
Fonti per immagini fotografiche: https://pixabay.com/it/
Luigi
Posted at 15:15h, 23 GiugnoCiao. Complimenti ottimo articolo! Io ho registrato in studio e adesso ho mixato tutte le tracce a casa con Audition 3 della Adobe.
Prima di incidere le tracce su CD serve che le filtri con un compressore per “uniformare” il suono? E hai dei software da consigliarmi per scrivere le tracce sul CD?
Matteo Russo
Posted at 18:05h, 28 LuglioRisposta breve al tuo commento: si, meglio filtrare con un compressore.
Risposta lunga: dai uno sguardo a quest’articolo: https://ledgernote.com/columns/studio-recording/what-is-a-studio-compressor-what-does-it-do/
Qualsiasi software di scrittura su disco standard va bene per la scrittura finale, non dovrebbero incidere sulla qualità del prodotto.
Nicola del papa
Posted at 18:16h, 21 AprileMa per aprira un mini studio di registrazione in casa devo dichiararlo in comune?
Samer Gaber
Posted at 14:55h, 22 AprileCiao Nicola! L’apertura di uno studio di registrazione rientra tra le attività ad uso commerciale; ti consigliamo quindi di rivolgerti presso l’ente CNA o Camera del lavoro della tua città per tutti i riferimenti burocratici del caso
Damiano
Posted at 19:01h, 02 MaggioCiao, nelle mie registrazioni, una volta tolto il rumore dell’ aria (fruscio), rimane comunque un “vuoto” che non so come rimuovere. Mi potresti aiutare? Grazie! p.s. uso Adobe Audition
Andrea
Posted at 12:41h, 04 SettembreCiao. Canto per divertimento su basi musicali karaoke e vorrei creare un piccolo studio di registrazione in casa di buona qualità. Qualcuno potrebbe consigliarmi su attrezzature da acquistare ossia notebook, microfono, scheda audio, software per registrare, eventuale mixer e altre cose dovessero servire ? Non ho particolari problemi di budget e quindi vorrei cose di buona qualità e perfettamente compatibili tra di loro. Mille grazie !.
Samer Gaber
Posted at 10:42h, 07 SettembreCiao Andrea! In questo nostro articolo ci sono alcuni considerazioni riguardanti l’home studio (troverai sul blog anche altre interessanti accorgimenti): per quanto riguarda la tua richiesta ti consigliamo il Focusrite Scarlett Solo Studio. E’ una scheda audio potentissima, di qualità e completa di microfono e cuffie; la puoi trovare su amazon al costo di 200€ circa. Per quanto riguarda il software, sicuramente per andare sul sicuro ti consigliamo di utilizzare GarageBand per Mac. Per la gestione della musica ai massimi livelli, la linea Apple è la più consigliata (mi raccomando, nel caso volessi utilizzare un portatile della Apple per i tuoi live, non acquistare il modello Air perchè non ha prestazioni sufficienti per gestire il software).
Gioacchino Capozzi
Posted at 15:33h, 10 Novembrebuongiorno a tutti…io amo cantare e registare cover… ma non riesco a trovare la soluzione giusta….chi può aiutarmi? io dispongo di questo…
X Midi . Ketron sd2
Mixer allen e heath ZED Sixty 10 FX
Pc acer aspire E1-530
Cassa proel next 8 fba
Mic. Shure sm 58
Mic. Beringer C1
Programma rec. Audacity
ho anche un pc fisso vecchiotto con una scheda audio vecchiotta della creative sound blaster …ma quella vorrei acquistarla nuova … optavo per una Steinberg UR22 MKII
accetto tutti i consigli 🙂 grazie