Tastierista in vacanza, o come rubare la scena al chitarrista in spiaggia

Tastierista in vacanza, o come rubare la scena al chitarrista in spiaggia

Da pianista e tastierista, ho sempre invidiato i chitarristi per una sola cosa: la possibilità comprarsi una chitarra acustica, poterla portare ovunque – per i campi, in montagna, al mare – e divertirsi a suonare in compagnia senza essere limitati dalla necessità di una presa di corrente vicino (e, ovviamente, senza doversi portare dietro diverse decine di kg di strumentazione).

Per un tastierista, le opzioni sono sempre state poche e con molti limiti. Prima opzione: le diamoniche, con una sola ottava e mezza (o raramente due ottave), con un suono non particolarmente bello – molte persone, ho scoperto, lo trovano fastidi1oso – e limitate in espressività dal fiato del musicista che le suona. La seconda opzione è la fisarmonica, che richiede purtroppo una tecnica completamente diversa rispetto al piano e quindi ore, giorni o mesi di studio addizionale. Inoltre, il peso delle fisarmoniche non è trascurabile. Entrambe queste opzioni sono strumenti acustici, e quindi non pongono problemi di alimentazione.

 

Tuttavia, circa una decina di anni fa, la Roland e la Korg hanno mosso i primi passi verso la produzione di tastiere e sintetizzatori a batterie (Korg Microkorg XL, AX-Synth) che tuttavia richiedono comunque casse esterne, in quanto prive di altoparlanti. La serie CUBE della Roland elimina parzialmente questo problema, ma rimane pesante, ingombrante da portare con sé per molto e sempre basata su pile AA – che, per esperienza, durano poco e tendono ad abbandonarti nel momento peggiore.

L’iPad e le casse Bluetooth hanno risolto completamente il mio “problema”. La batteria di un’iPad permette dalle 6 alle 10 ore di musica ininterrotte ed è in grado di alimentare, nel frattempo, una tastiera MIDI non troppo ingombrante, a tre o quattro ottave. Una buona cassa Bluetooth ha una batteria equivalente e riesce a superare in volume il chitarrista acustico che suona a pochi metri da voi. Tutti i componenti del sistema sono ricaricabili facilmente tramite un qualsiasi cavetto USB (e convenientemente con batterie portatili in caso di performance prolungate).

Il primo componente del setup, nonché il suo cuore, è un’iPad (o iPhone). L’iPad offre maggior versatilità con un numero di applicazioni 2notevolmente superiore, ma l’iPhone è ancora più portatile (oltre a funzionare da telefono, occasionalmente) e ha comunque tutte le applicazioni fondamentali per suonare in situazioni improvvisate – secondo me, Sampletank, Korg Module e ThumbJam. Queste app contengono tutte notevoli collezioni di campioni. Sampletank è la più generalista ma quella a mio parere con i suoni peggiori, nonché la più costosa delle tre con le espansioni. Korg Module contiene degli ottimi suoni di strumenti a tastiera classici ed elettromeccanici (Piano, EPiano, Clavi, Organ) ed una collezione di alcuni suoni comuni di sintetizzatore, mentre ThumbJam ha degli ottimi acustici (archi, fiati, percussioni e qualche strumento più esotico).

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Il secondo componente è una cassa Bluetooth, che consiglio di utilizzare comunque con un cavo per evitare il lag. Tra quelle che ho provato personalmente, le migliori sono la serie Soundlink della Bose e le JBL Charge. Entrambe le marche hanno un ottimo suono con bassi corposi, batterie a lunga durata (la JBL soprattutto) e presentano un ottimo rapporto qualità/prezzo (sono nella fascia tra i 100 e i 200 €). La JBL Charge è la mia preferita per suonare in giro perché è anche impermeabile (ovviamente se usata con bluetooth) ed è più resistente ad inevitabili incidenti di percorso.

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L’ultima parte del setup è una tastiera MIDI in grado di controllare l’iPad. Per accompagnare un chitarrista o per suonare solo accordi sotto un pezzo due ottave potrebbero anche bastare, ma personalmente preferisco sempre tastiere a tre o quattro ottave. Non consiglio un singolo modello in particolare, perché è una scelta che dipende dalle esigenze del musicista e da quanti kg si vogliono portare con sé (oltre all’ingombro). Dal più portatile e leggero al meno portatile, i modelli che ho usato personalmente sono la Korg Microke5y 25 e 37 (anche con Bluetooth MIDI), la CME XKey 25 e 37 (anche con Bluetooth MIDI), le Novation Launchkey 49 e 61 (già molto più ingombrante), la iRig Keys 37 (con una qualità della tastiera purtroppo inferiore a tutte le altre nominate prima) e per finire sarei curiosissimo di provare la Alesis Vortex, per poter fare a meno anche di uno stand o di dover appoggiare la tastiera da qualche parte.

Matteo Russo
matteo.ahren@gmail.com

Pianista con una grave dipendenza dai sintetizzatori e dubbi gusti musicali, che vanno da Chopin, Beethoven e Morricone a De André, Nightwish e Rammstein. Nel tempo libero divora libri, gioca di ruolo e progetta meccanismi o robot.

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