
06 Dic In ear monitor: la spia che non si vede
In ear monitor ovvero: la cassa spia invisibile.
Sempre più artisti ricorrono, nelle situazioni live come quelle in studio, all’uso degli in ear monitor. Questi non sono altro che piccoli dispositivi, nati allo scopo di rimpiazzare i comuni monitor da palco.
Applicati direttamente sul padiglione auricolare, gli in- ear funzionano esattamente come le casse spia. La differenza sta nel fatto che non sono visibili e non hanno alcun ingombro.

Gli in ear monitor assolvono allo stesso compito della comune cassa spia. Offrono però un ascolto più comodo e selezionato.
In ear monitor e monitoraggio audio
Prima di approfondire l’oggetto del nostro articolo, è necessario capire cosa sia esattamente il monitoraggio.
Il monitoraggio è l’ascolto dei “ritorni“: ogni artista che si esibisce ha infatti un proprio ascolto dedicato, diverso da quello del pubblico. Questo gli permette di concentrarsi di più sulla propria performance.
Nelle proprie casse spia, l’artista può quindi ascoltare la propria esecuzione ma anche quella dei propri colleghi, con un mix fatto su misura durante il soundcheck.
A questo punto distinguiamo le due scuole di pensiero in merito:
- Monitoraggio convenzionale.
Necessita di monitor “a terra“; si ricorre ad attrezzature tecniche non prive di un certo ingombro. - Monitoraggio in-ear.
È la situazione ideale per il musicista, dal momento che offre risultati sensibilmente più precisi e professionali rispetto alle classiche spie. A differenza delle spie da palco, i sistemi di monitoraggio in ear offrono un ascolto dettagliato e selettivo.
In ear monitor: quali pro?
- Gli auricolari in-ear permettono di ascoltare un mix ad alta fedeltà ad un volume più basso. Questo si rivela quindi meno deleterio per le orecchie, rispetto ad una normale cassa.
- Ricorrendo agli in ear il trasporto dei materiali è meno faticoso: non sono necessari né monitor, né amplificatori a terra.
- Minor possibilità di incorrere in rumori indesiderati. Essendo infatti chiusi sul padiglione auricolare, gli in ear non influenzano l’ascolto degli altri musicisti con cui suoniamo.
- Il risultato complessivo è migliore non solo per il musicista, ma anche per il pubblico. I sistemi di monitoraggio in ear eliminano infatti i feedback. Questo avviene per un importante motivo: un “ritorno“, come un fischio o un innesco, direttamente nell’orecchio, possono seriamente compromettere l’udito.
- I monitor a terra indirizzano il suono in un solo punto del palco; la tecnologia alla base degli in ear monitor offre invece libertà di movimento al musicista.
Quali contesti per i monitor in ear?
Solitamente queste apparecchiature sono utilizzate nei contesti professionali, come i grandi palchi.
Gli in ear monitor sono inoltre sfruttati nei casi in cui i musicisti suonino a click. In questo caso gli strumentisti – spesso il solo batterista – hanno un ascolto dedicato, così da sentire la base e il tempo dato, oltre al proprio strumento.
Di seguito elenchiamo i casi in cui gli in ear sono più utilizzati:
- Esibizione live.
I musicisti sono ben contenti di poter gestire in autonomia il proprio mix personale. - Sala prova.
Il monitoraggio in ear permette di trasformare anche la più modesta delle salette in un serissimo spazio per le vostre prove. L’utilizzo di questa tecnologia permette di moderare l’affaticamento per il cantante e ridurre il ronzio nelle orecchie a fine performance.

Gli in ear monitor vengono realizzati a partire da un accurato calco del padiglione auricolare dell’artista.
- Incisione in studio.
I performer che scelgono gli auricolari in ear sono in grado di controllare i livelli di volume della click track durante la registrazione. I musicisti possono indossare auricolari piccoli e confortevoli, invece delle ingombranti cuffie tradizionali. - Performance in teatro o su altri palchi.
Gli in ear possono assolvere al compito di quello che una volta a teatro era il “gobbo“.
Già. Un grande vantaggio offerto dai monitor in ear deriva dal fatto che gli attori e la troupe possono ricevere in tempo reale indicazioni e suggerimenti del regista, senza che la platea se ne renda conto. - Broadcast e radiofonia.
Oltre ai solidi vantaggi a livelli audio, questi sistemi di ascolto permettono a coloro che partecipano a trasmissioni radiotelevisive di isolarsi da eventuali rumori esterni.
Grazie della lettura, al prossimo appuntamento.
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