
12 Apr Controller digitale senza barriere: l’Artiphon
Oggi parliamo di un nuovo controller digitale: Artiphon, strumento in grado di trasformare un violino in un pianoforte…e viceversa.
Nella scorsa puntata del nostro blog abbiamo segnalato l’affascinante Seaboard della ROLI, gettando così un primo sguardo sul mondo dell’Hi Tech musicale.
A differenza di Seaboard, che esplora e innova il linguaggio dei controller digitali, Artiphon è un più essenziale supporto che, coinvolgendoci in un’esaltante esperienza ludica, ci invita ad una riflessione sull’approccio agli strumenti.
Il progetto, su cui sono stati finora investiti circa 4 anni di progettazione, è in fase di lancio Kickstarter, e sta ottenendo grandi riscontri.
Pizzicare un pianoforte, percuotere un violino
Artiphon è un controller digitale multiuso, semplice ed altamente accessibile: si presenta come un piccolo pannello dotato di pochi controlli, sviluppato con l’obiettivo di riprodurre qualunque timbro.
Chi conosce la musica digitale conoscerà bene i vincoli legati alle sue interfacce: creare solitamente richiede basi pianistiche o tastieristiche.
La maggior parte dei controller midi ha infatti comandi a tastiera: Artiphon permette invece di comunicare informazioni mediante l’interfaccia che prediligiamo, ma soprattutto nel modo che vogliamo.
Se infatti un arpeggio chitarristico su una tastiera MIDI chiaramente richiede le basi della tecnica pianistica, Artiphon permette di impugnare lo strumento come una vera chitarra!

Hai mai immaginato di impugnare un pianoforte come fosse un violino?
Con il nuovo Artiphon è possibile riprodurre timbri sonori infiniti imbracciando lo strumento come preferite!
La sua struttura leggera consente infatti non solo di ottenere qualsiasi suono come in un normale controller MIDI (Musical Instrument Digital Interface), ma di interagire fisicamente con essa, imbracciandola come vogliamo.
Questo concetto è confermato dal fondatore della startup, che dichiara: “La nostra tecnologia brevettata consente l’accesso ad una nuova tipologia di esperienza musicale, all’insegna dell’esplorazione e della creatività“.
E’ forse l’esplorazione appunto la parola chiave di Artiphon, maneggevole strumentino al quale non importa che siate violinisti, bassisti o batteristi: l’importante è che vogliate fare musica.
Potrete infatti percuotere – con delicatezza!E’ pur sempre un dispositivo digitale – la sua piattaforma come una modernissima drum machine, pizzicarlo come fosse una chitarra folk o, usando il vostro cellulare a mo’ di archetto digitale, sollecitare le sue corde sintetiche come una viola.
Controller digitale o strumento?
Leggendo queste ultime affermazioni sappiate che al vostro insegnante di violino staranno sanguinando le orecchie, e che da qualche parte nel mondo un pianista sta piangendo.
Ma, superate queste prime barriere concettuali, intuiamo che dall’Artiphon è possibile trarre stimolanti risultati legati alla ricerca del suono, senza alcun confine tecnico.
Pensiamo con sincerità che nessuno dei suoi progettisti abbia seriamente pensato che vi presentaste al vostro saggio di oboe, o ad un concorso pianistico, con Artiphon: troviamo invece che questo oggetto permetta di aumentare le possibilità esplorative della musica.
Nessun violinista sceglierà, dopo anni di studio dedicati al solo movimento dell’arco, di passare ad un Artiphon: ha però un motivo per procurarselo, o almeno scoprirlo: Artiphon ha concrete possibilità di imporsi come interfaccia utilissima nella programmazione MIDI, che finalmente si svincola da un pensiero tastieristico.

Fino ad oggi abbiamo associato il gesto di pizzicare una corda a strumenti quali chitarra e violino.
Le recenti innovazioni in fatto di audio e controller digitali ci danno accesso a nuove ed inesplorate possibilità timbriche e gestuali.
Il chitarrista, o il batterista, potrà registrare la propria musica sul portatile senza dover tradurre il linguaggio del proprio strumento in quello di una tastiera.
Se Seaboard ROLI è pensato come una nuova frontiera pianistica, Artiphon mette in primo piano il linguaggio musicale, ridiscutendo il rapporto con lo strumento stesso.
Grazie alla sua struttura simmetrica praticamente neutra, Artiphon può essere impugnato come una tastiera, una chitarra o un violino.
Dunque non importa quale sia il vostro strumento, perché questo innovativo controller digitale mette in evidenza la pura e semplice voglia di fare musica.
Qualche precisazione tecnica
Artiphon ha una struttura piuttosto asciutta e minimal, che dà accesso ad una stupefacente facilità nell’approccio.
Possiede ingresso USB integrato per comunicare con device quali Mac, Iphone e Ipad, ed è compatibile con diversi software musicali, argomento già trattato qui, sul blog di GigFound.
La sua tastiera, o sarebbe meglio chiamarla “fingerboard“, è “velocity sensitive“: in parole povere cattura i diversi livelli di dinamica, restituendo i risultati di una vera performance musicale.
Cosa importante, Artiphon è ergonomico e trasportabile – funziona con batterie ricaricabili – e questo lo rende il compagno ideale nei vostri esperimenti musicali individuali o, perché no, in viaggio.
Jimi Hendrix via MIDI
Quelli della Artiphon ci hanno visto lungo: la sua interfaccia permette davvero a tutti un approccio allo strumento, per gioco o per professione.
E’ infatti possibile suonare Artiphon in qualsiasi posizione, anche se siete mancini, dettaglio non indifferente.
In sostanza non importa che siate arpisti, pianisti o percussionisti: Artiphon dà spazio ad ogni forma sonora, e nessuna possibilità timbrica è preclusa.

Artiphon è un nuovo controller digitale che permette non solo diverse possibilità timbriche, ma ridiscute l’approccio esecutivo a qualsiasi interfaccia musicale.
I potenziali utenti di Artiphon
Chi concepisce la musica in maniera convenzionale vedrà nell’Artiphon un poco utile giocattolone, che poco ha in comune con i suoi lontani parenti: violini, pianoforti, contrabbassi.
Crediamo e speriamo però che, sebbene nessuna interfaccia sostituirà mai il piacere di pizzicare la corda di un violino, o di accarezzare l’avorio dei tasti di un pianoforte, questo controller digitale sia stuzzicante per chi vive la musica come una scoperta anzichè come analisi.
La seconda fascia di pubblico di Artiphon è invece quella degli esperti del MIDI e della produzione musicale, per i quali Artiphon si rivela un vero passepartout.
I musicisti non hanno nulla da temere
Possiamo stare più che tranquilli: Artiphon non è stato sadicamente progettato con l’intenzione di soppiantare nessuno strumento tradizionale; pensiamo con sincerità che nessuno dei suoi inventori abbia mai immaginato i suoi utenti presentarsi ad un saggio di oboe, o ad un concorso pianistico, con l’Artiphon.
Artiphon è un modo divertente e nemmeno costoso – poco meno di 500 dollari in fase di lancio – per vivere un’esperienza musicale diversa dal solito o, per chi la musica già la produce, di dotarsi di un’interfaccia più moderna e libera rispetto ai normali controller.
Sul sito ufficiale è possibile preordinare i primi modelli, che saranno disponibili nel corso dell’estate di quest’anno.
Alla prossima e buona musica (digitale)!
Fonti: http://artiphon.com
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