
20 Set Guns N’ Roses: una reunion da 117 milioni di dollari
1 Aprile 2015, Troubadour, storico locale di Los Angeles. I Guns N’Roses tornano ad esibirsi, a sorpresa, dopo ben 23 anni.
Forse hanno ceduto ai corteggiamenti delle etichette discografiche, alle preghiere dei fan, agli assegni multimilionari sventolati dai promoter con il sigaro in bocca. Oppure si sono guardati allo specchio e hanno ceduto all’ebbrezza essere – un’ultima volta – sul tetto del mondo.
No, non si tratta di un pesce d’aprile: alla fine si sono riuniti anche loro, i Guns N’ Roses.

I Guns N’ Roses, gli ultimi alfieri del rock a stelle e strisce. Nell’aprile di quest’anno sono ritornati sulle scene, dopo anni di silenzio.
A dirla tutta quella dei “Gunners“ è una delle poche reunion di cui il pubblico avvertiva il bisogno. Non l’amaro comeback di un gruppo resuscitato da qualche discografico, ma il ritorno di un nome storico, cui il pubblico è ancora affezionato.
Guns N’ Roses: il volemose bène più fruttuoso del rock
Per dare un’idea del gradimento da parte del pubblico la tourneè che finora ha visto protagonisti i nostri ha fruttato più di 100 milioni di dollari. L’acclamatissimo tour di Bruce Springsteen con la E- Steet Band ne ha maturati “solo“ 33.
E stiamo parlando solo delle date americane, perchè il gruppo inizierà a fine anno altri concerti nel Nuovissimo Continente e in Giappone, per poi calcare l’Europa nel 2017. Giusto in tempo per celebrare i 30 anni di “Appetite For Destruction“, l’esordio che li proietto’ ai vertici delle classifiche mondiali.
Cifre da capogiro, tuttavia prevedibili: c’è gente che dal 1994 aspetta di vedere Axl e Slash sullo stesso palco.
La storia dei Guns in venti secondi
Pur con una carriera discografica riassumibile in pochi passi, nessun artista è mai riuscito ad ottenere tale fama e successo (ma anche vizi, bronze e condanne penali) con un solo album. Con il solo “Appetite…“ – l’esordio discografico più venduto della storia – i Guns N’ Roses vengono consacrati come gruppo culto del genere.
Mischiando le carte del rock contemporaneo – una slabbrata commistione di hard blues, testi al limite del nichilismo e ritornelli pop – i Guns hanno riletto con intelligenza gli stilemi del genere.
Le loro fatiche successive – “GNR Lies“ del 1988 e il mastodontico “Use Your Illusion I & II“ del 1991 – suggellarono un’iperbole con pochi pari nella storia del rock. Dall’hard stradaiolo di Appetite i Guns abbracciano coordinate più eclettiche, osando brani ambiziosi come Coma, November Rain ed Estranged.
Dopo i fasti dell’ “…Illusion Tour“ nel 1993 i Guns pubblicano la raccolta di cover “The Spaghetti Incident?“ e spariscono. Nessun comunicato stampa, zero interviste ufficiali, nessuna conferma dello scioglimento. La band più famosa al mondo, quella che vendeva quanto Micheal Jackson ma faceva hard rock e diceva parolacce, sparisce dalla circolazione.
Il marchio verrà tenuto in vita – come in una sorta di accanimento terapeutico – da un sempre più tirannico Axl Rose, ma di nuova musica non ne sentiremo parlare per molto tempo.
23 anni di cause legali, dissapori e botox

I Guns ai tempi di “Appetite For Destruction“, il disco che li catapultò fulmineamente nelle charts mondiali.
Dopo le glorie degli anni ’90 i componenti si dedicano a più o meno fortunate carriere soliste. Di Azeglio, dal 1994 al 2000, non si hanno invece notizie, foto o dichiarazioni.
Ogni tanto qualcuno sostiene di averlo avvistato sul Sunset Boulevard, manco fosse Big Foot.
Nel 1999 il rossocrinito frontman pubblica il singolo “Oh My God“, in cui rende espliciti i suoi intenti musicali: una sorta di techno rock a metà strada tra Guns e Marylin Manson, ma poi sparisce di nuovo.
Axl si esibirà, con una formazione rinnovata, al Rock In Rio 2001, in cui anticiperà alcuni brani da “Chinese Democracy“. Il disco, dopo tour interrotti, ripensamenti e passi falsi, uscirà solo nel 2008.
Il disco porta il complesso in direzioni coraggiose, ma l’assenza della fibra musicale originaria si fa sentire. Molto belle “Street of dreams“, “Better“ e “This I Love“, ma dopo 15 anni era lecito aspettarsi di più. Il progetto di Rose & Co. non sortisce il clamore sperato e i tour successivi somigliano più ad un carosello dedicato ai vecchi successi.
Axl, che nel frattempo sembra aver perso una scommessa con il suo chirurgo plastico, si esibisce sotto il monicker “Guns N’ Roses“ con incarnazioni diverse ed una popolarità decisamente in calo. D’altronde fare tourneè acclamate con un solo disco in 20 anni è un lusso che nemmeno lui può concedersi.
14 years of silence, 14 years of pain
Iniziata con le faide e le liti tra i componenti, la “Guerra dei Roses“ sembrava non finire mai. All’epoca si parlava di obiettivi musicali diversi e forti disaccordi tra i musicisti.
Poi l’addio di Slash nel ’96, che getta un’ombra nera sul futuro del gruppo.
Molti anni più tardi, Duff Mckagan , storico bassista, sale inaspettatamente sul palco con i “Nuovi“ Guns N’ Roses per eseguire un pugno di canzoni. Anche il chitarrista Izzy Stradlin’ farà qualche comparsata al fianco di Axl, ma di un’esibizione del quintetto originario non se ne parla. Fino al 2015, quando Slash dichiarerà di aver seppellito l’ascia di guerra con il cantante.
Poi, una dopo l’altra, vengono inaspettatamente annunciate le date del tour in corso.
A dirla tutta, la formazione attuale non è proprio quella storica, ma un ibrido tra quella di “Use Your Illusion“ e quella degli ultimi anni. La reunion riguarda infatti il nucleo storico Axl Rose, Slash e Duff McKagan. Vabbè dai, anche Dizzy Reed, già tastierista nei Guns dal ’90.
Inspiegabilmente escluso Izzy Stradlin’, coautore di molti successi; fuori dai giochi anche il batterista Steven Adler, che però ha fatto alcune apparizioni.
I “Big Three“ sono coadiuvati dal batterista Frank Ferrer, la seicorde Richard Fortus e Melissa Reese (cori e tastiere).
If you got the money, honey, we got you disease
Se i Guns siano tornati a volersi bene e salgano sul palco da amiconi non lo sappiamo. Ciò che sappiamo è che i concerti stanno andando alla grande e Axl si presenta sul palco addirittura in orario. Forse l’età gli ha imposto una calmata?O, dopo il suo poco fortunato progetto, Axl ha capito di avere un ruolo in una grande band, ma di non esserne il leader.
In tutto ciò non manca ovviamente qualche dichiarazione velenosa e…qualcuno che vuole una fetta del torta.
L’estromissione del buon Izzy aveva infatti lasciato l’amaro in bocca tra i fan della prima ora.
In un’intervista recente, Axl ha dichiarato che l’ex compagno fosse stato inizialmente coinvolto e che poi avesse fatto marcia indietro.
“St*****te, non volevano dividere il malloppo in parti uguali.“ è la tagliente replica del chitarrista. Sufficiente, no?
Ma non finisce qui. In questi giorni Chris Pittman – secondo tastierista nel periodo di “Chinese Democracy“ – ha denunciato Axl per mancati pagamenti. Axl, trovandosi forse in cattive acque mentre finanziava l’eterna gestazione di “Chinese Democracy“, avrebbe chiesto a Pittman di pazientare.
Errore da parte dei legali o abile pensata di Chris che, all’indomani della reunion, ha pensato di attingere al malloppo?
Nel mentre Axl Rose…
Dopo anni da eremita, Axl Rose è diventato onnipresente. Oltre all’impegno con i Guns, il nostro pel di carota ha anche accettato l’offerta degli Ac/Dc di sostituire Brian Johnson nel “Rock or Bust“ tour. A breve un’apparizione in Italia?
Nel frattempo aspettiamo che i Guns N’ Roses passino dalle nostre parti. L’evento cadrebbe esattamente a 24 anni di distanza dalle due date che li videro protagonisti a Modena nel 1993.
Articolo scritto da: Luca Figliuoli
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