
16 Ago Olimpiadi e musica: dai Muse a John Williams
Olimpiadi Rio 2016: anche l’evento sportivo più importante del mondo ha una propria trama musicale; ogni edizione del gioco ha infatti una propria colonna sonora, un vero proprio inno, che galvanizza atleti e tifosi.
Dal pop al rock, passando per la musica sinfonica: negli anni gli eventi olimpici hanno coinvolto artisti dei più disparati generi: numerosi sono infatti gli autori internazionali che hanno realizzato – in alcuni casi su commissione – vere e proprie “canzoni manifesto“.
Quasi sempre infatti i brani “inno“ dei giochi sono stati scritti appositamente da artisti e band musicali di grosso calibro.

Con l’occasione delle Olimpiadi di quest’anno, cogliamo l’occasione per ripercorrere alcuni dei brani più celebri delle precedenti edizioni.
Nel nostro viaggio tra musica e sport andiamo dunque in cerca dei più più celebri brani musicali che hanno accompagnato i giochi olimpici negli ultimi vent’anni.
Olimpiadi & musica: breve storia
Le Olimpiadi, che in questa edizione vedono protagonista la città brasiliana di Rio, vantano propri motivi musicali. Incalzanti, evocative, romantiche: le canzoni legate alle Olimpiadi hanno il potere di trascinare i fan della musica come quelli dello sport.
Abbiamo dunque deciso di tracciare uno storico dei brani musicali che hanno dato sonorità agli eventi sportivi delle passate e presenti edizioni, così da delinearne anche, possibilmente, caratteristiche comuni e ricorrenti:
- Partiamo dalla storia recente, con Londra 2012: la colonna sonora è “Survival” dei Muse, primo singolo estratto dall’album “The 2nd Law“.
“Race, life is a race and I’m gonna win.”, recita il brano. Con un motto perfetto dello spirito competitivo che è proprio del mondo dello sport – “La vita è una gara e vincerò“ – il trio britannico inaugura i Giochi di Londra 2012. I Muse hanno eseguito, per la prima volta, il pezzo all’Olimpico della Capitale inglese durante la cerimonia di apertura e chiusura.
Per la cronaca, l’arrangiamento di archi del brano è opera di due artisti italiani, la violoncellista bresciana Daniela Savoldi e il violinista Rodrigo D’Erasmo.
- Bjork, “Oceania” – Giochi Olimpici di Atene 2004.
Un brano sulla necessità di tornare alle origini: un brano sui generis, cantato da Bjork, dà sonorità ai Giochi Olimpici di Atene 2004. Il testo non ha una reale attinenza tematica con l’agonismo o il mondo sportivo, ma tratta il tema dell’acqua – sottolineato dalle timbriche eteree della cantante svedese – e della sua importanza nell’evoluzione umana.
- John Williams, “Summon the Heroes” – Olimpiadi di Atlanta, 1996 –
Uno dei più grandi delle colonne sonore per i giochi olimpici di Atlanta nel 1996. Il celebre compositore, autore di alcune delle più celebri musiche da film di sempre – “ET“, “Star Wars“, “Lo squalo“, tra le altre – firma un brano per i giochi olimpici statunitensti. Commissionato dal Comitato Olimpico come tema ufficiale dei Giochi di Atlanta, il brano “Summon the Heroes” si apre con una fanfara di ottoni, che mima la chiamata a raccolta degli atleti di tutto il mondo. L’ouverture è seguita dall’intervento solista di una tromba, che intona una placida lettura del “Main theme“ della composizione; il brano digrada in un trascinante cavalcata sinfonica, in cui tutte le sezioni – archi, legni ed ottoni – si rincorrono, in un vivace e avvincente gioco di timbri. Un brano incalzante e coinvolgente, perfetto per l’apertura dei giochi.Il compositore John Williams è stato in più occasioni chiamato per scrivere brani sinfonici in occasione dei giochi olimpici.
Williams comporrà altre importante pagine musicali in occasione degli eventi olimpici: le Olimpiadi di Los Angeles del 1984, quelle di Seoul del 1988 e i Giochi Invernali di Salt Lake City del 2002.
- In occasione dei giochi di Seoul 1988, occasione in cui Williams fu chiamato a comporre, la cantante Whitney Houston esegue il brano “One moment in time”: si tratta di una delle più popolari canzoni della scomparsa artista.
La canzone è stata incisaa per la raccolta “One Moment in Time: 1988 Summer Olympics Album“, pubblicata per celebrare i giochi.
Nell’album erano inoltre coinvolti celebri artisti come i Bee Gees, The Four Tops, Eric Carmen e il già citato John Williams. Il video musicale relativo al brano è un collage dei momenti salienti delle precedenti edizioni olimpiche.

Le colonne sonore delle Olimpiadi hanoo coinvolto artisti di grande caratura e di diversi stili: dai grandi nomi del pop agli autori di musica per cinema.
- Freddie Mercury e Montserrat Caballé, “Barcelona”, per l’edizione olimpiaca di Barcellona 1992.
Il brano non nasce esattamente come inno olimpico, per due motivi: innanzitutto la compianta voce dei Queen era già scomparsa al momento dell’edizione; inoltre il pezzo era già stato inciso nel 1987, e figurava in un album che vedeva la collaborazione di Freddie con il famoso soprano.
Il successo della canzone – di cui Mercury era anche autore – fece in modo che questa venisse scelta, anni dopo, come colonna sonora dei giochi spagnoli del 1992: la canzone, pur già nota, tornò in auge, balzando inaspettatamente al secondo posto della classifica inglese.
L’insuperata voce della Regina ha reso “Barcelona”, ancora oggi, uno degli inni olimpici più celebri.
E nel mucchio ci aggiungiamo anche…
“La Copa De La Vida“ è un brano di Ricky Martin scritto da Desmond Child. Se non sapete chi è, fatevi un giro in rete; resterete letteralmente stupiti trovando, nel curriculum riportato nel suo sito, hit musicali di grandissimo successo: vi basti sapere che il Sig. Desmond ha firmato cavalli di battaglia come “Crazy“ degli Aerosmith e “I was made for lovin’ you“ dei Kiss, tra le altre.
Il brano interpretato da Martin, estratto dall’album “Vuelve“ del 1998, è stato selezionato nel 1998 come inno ufficiale dei mondiali di calcio; la versione inglese, ribattezzata per l’occasione “The Cup of Life“, è inclusa nel suo album “Ricky Martin“, distribuito l’anno successivo.
Al prossimo appuntamento e buona estate!
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