Olimpiadi e musica: dai Muse a John Williams

Olimpiadi e musica: dai Muse a John Williams

Olimpiadi Rio 2016: anche l’evento sportivo più importante del mondo ha una propria trama musicale; ogni edizione del gioco ha infatti una propria colonna sonora, un vero proprio inno, che galvanizza atleti e tifosi.
Dal pop al rock, passando per la musica sinfonica: negli anni gli eventi olimpici hanno coinvolto artisti dei più disparati generi:  numerosi sono infatti gli autori internazionali che hanno realizzato – in alcuni casi su commissione – vere e proprie “canzoni manifesto“.
Quasi sempre infatti i brani “inno“ dei giochi sono stati scritti appositamente da artisti e band musicali di grosso calibro.

Con l'occasione delle Olimpiadi di quest'anno, cogliano l'occasione per ripercorrere alcuni dei brani più celebri delle precedenti edizioni.

Con l’occasione delle Olimpiadi di quest’anno, cogliamo l’occasione per ripercorrere alcuni dei brani più celebri delle precedenti edizioni.

Nel nostro viaggio tra musica e sport andiamo dunque in cerca dei più più celebri brani musicali che hanno accompagnato i giochi olimpici negli ultimi vent’anni.

 

Olimpiadi & musica: breve storia

 

Le Olimpiadi, che in questa edizione vedono protagonista la città brasiliana di Rio, vantano propri motivi musicali. Incalzanti, evocative, romantiche: le canzoni legate alle Olimpiadi hanno il potere di trascinare i fan della musica come quelli dello sport.
Abbiamo dunque deciso di tracciare uno storico dei brani musicali che hanno dato sonorità agli eventi sportivi delle passate e presenti edizioni, così da delinearne anche, possibilmente, caratteristiche comuni e ricorrenti:

  • Partiamo dalla storia recente, con Londra 2012: la colonna sonora è “Survival” dei Muse, primo singolo estratto dall’album “The 2nd Law“.
    “Race, life is a race and I’m gonna win.”, recita il brano. Con un motto perfetto dello spirito competitivo che è proprio del mondo dello sport – “La vita è una gara e vincerò“ – il trio britannico inaugura i Giochi di Londra 2012. I Muse hanno eseguito, per la prima volta, il pezzo all’Olimpico della Capitale inglese durante la cerimonia di apertura e chiusura.
    Per la cronaca, l’arrangiamento di archi del brano è opera di due artisti italiani, la violoncellista bresciana Daniela Savoldi e il violinista Rodrigo D’Erasmo.
  • Bjork, “Oceania” – Giochi Olimpici di Atene 2004.
    Un brano sulla necessità di tornare alle origini: un brano sui generis, cantato da Bjork, dà sonorità ai Giochi Olimpici di Atene 2004. Il testo non ha una reale attinenza tematica con l’agonismo o il mondo sportivo, ma tratta il tema dell’acqua  – sottolineato dalle timbriche eteree della cantante svedese – e della sua importanza nell’evoluzione umana.
  • John Williams, “Summon the Heroes” – Olimpiadi di Atlanta, 1996  –
    Uno dei più grandi delle colonne sonore per i giochi olimpici di Atlanta nel 1996. Il celebre compositore, autore di alcune delle più celebri musiche da film di sempre – “ET“, “Star Wars“, “Lo squalo“, tra le altre – firma un brano per i giochi olimpici statunitensti. Commissionato dal Comitato Olimpico come tema ufficiale dei Giochi di Atlanta, il brano “Summon the Heroes” si apre con una fanfara di ottoni, che mima la chiamata a raccolta degli atleti di tutto il mondo. L’ouverture è seguita dall’intervento solista di una tromba, che intona una placida lettura del “Main theme“ della composizione; il brano digrada in un trascinante cavalcata sinfonica, in cui tutte le sezioni – archi, legni ed ottoni – si rincorrono, in un vivace e avvincente gioco di timbri. Un brano incalzante e coinvolgente, perfetto per l’apertura dei giochi.

    Il compositore John WIlliams è stato in più occasioni chiamato per scrivere brani sinfonici in occasione dei giochi olimpici.

    Il compositore John Williams è stato in più occasioni chiamato per scrivere brani sinfonici in occasione dei giochi olimpici.

    Williams comporrà altre importante pagine musicali in occasione degli eventi olimpici: le Olimpiadi di Los Angeles del 1984, quelle di Seoul del 1988 e i Giochi Invernali di Salt Lake City del 2002.

  • In occasione dei giochi di Seoul 1988, occasione in cui Williams fu chiamato a comporre, la cantante Whitney Houston esegue il brano “One moment in time”: si tratta di una delle più popolari canzoni della scomparsa artista.
    La canzone è stata incisaa per la raccolta “One Moment in Time: 1988 Summer Olympics Album“, pubblicata per celebrare i giochi.
    Nell’album erano inoltre coinvolti celebri artisti come i Bee Gees, The Four Tops, Eric Carmen e il già citato John Williams. Il video musicale relativo al brano è un collage dei momenti salienti delle precedenti edizioni olimpiche.
Le colonne sonore delle Olimpiadi hanoo coinvolto artisti di grande caratura e di diversi stili: dai grandi nomi del pop agli autori di musica per cinema.

Le colonne sonore delle Olimpiadi hanoo coinvolto artisti di grande caratura e di diversi stili: dai grandi nomi del pop agli autori di musica per cinema.

  • Freddie Mercury e Montserrat Caballé, “Barcelona”, per l’edizione olimpiaca di Barcellona 1992.
    Il brano non nasce esattamente come inno olimpico, per due motivi: innanzitutto la compianta voce dei Queen era già scomparsa al momento dell’edizione; inoltre il pezzo era già stato inciso nel 1987, e figurava in un album che vedeva la collaborazione di Freddie con il famoso soprano.
    Il successo della canzone – di cui Mercury era anche autore – fece in modo che questa venisse scelta, anni dopo, come colonna sonora dei giochi spagnoli del 1992: la canzone, pur già nota, tornò in auge, balzando inaspettatamente al secondo posto della classifica inglese.
    L’insuperata voce della Regina ha reso “Barcelona”, ancora oggi, uno degli inni olimpici più celebri.

 

E nel mucchio ci aggiungiamo anche…

 

“La Copa De La Vida“ è un brano di Ricky Martin scritto da Desmond Child. Se non sapete chi è, fatevi un giro in rete; resterete letteralmente stupiti trovando, nel curriculum riportato nel suo sito, hit musicali di grandissimo successo: vi basti sapere che il Sig. Desmond ha firmato cavalli di battaglia come “Crazy“ degli Aerosmith e “I was made for lovin’ you“ dei Kiss, tra le altre.

Il brano interpretato da Martin, estratto dall’album “Vuelve“ del 1998, è stato selezionato nel 1998 come inno ufficiale dei mondiali di calcio; la versione inglese, ribattezzata per l’occasione “The Cup of Life“, è inclusa nel suo album “Ricky Martin“, distribuito l’anno successivo.

Al prossimo appuntamento e buona estate!

 

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samer gaber
music.gamila@gmail.com

Musicista per passione e devozione, mi piace scoprire nuove sonorità, nuovi metodi di produzione e tutto ciò che gravita intorno a questo settore.

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